
Siete pronti a esplorare il lato più autentico e meno patinato del cinema LGBTQ+? In occasione dell’uscita del nuovo film di Luca Guadagnino, abbiamo scavato a fondo nel panorama cinematografico per scovare 10 pellicole queer che, per un motivo o per l’altro, sono rimaste un po’ nascoste ai radar del grande pubblico. Dimenticate “Chiamami col tuo nome” (per una volta!), perché qui si parla di chicche che meritano assolutamente di essere riscoperte. Siete pronti a immergervi in storie di amore, identità, accettazione e ribellione? Allora, preparate i popcorn!
Un Viaggio Emozionante nel Cinema Queer Meno Esplorato
Ma cosa significa davvero “queer” nel contesto del cinema? Più che una semplice etichetta, è un invito a sfidare le convenzioni, a guardare il mondo da una prospettiva diversa, a celebrare la diversità in tutte le sue forme. Questi 10 film rappresentano un caleidoscopio di esperienze, emozioni e identità che spaziano dai drammi intimi alle commedie irriverenti, dai ritratti storici alle storie di formazione. Pronti a lasciarvi sorprendere?
1. Love Is the Devil (1998)
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Prima di Guadagnino, c’era Francis Bacon. Luca Guadagnino stesso cita questo (non) biopic di John Maybury come una delle sue fonti d’ispirazione per il suo cinema. Un Daniel Craig giovanissimo interpreta l’amante di Bacon (un grandissimo Derek Jacobi), in un ritratto che dialoga direttamente con l’estetica dell’artista e che ritorna, come il film di Guadagnino tratto da Burroughs, all’origine anticonformista della parola “queer”. Un’opera d’arte che indaga la relazione intensa e tormentata tra due anime complesse.
2. But I’m a Cheerleader – Gonne al Bivio (1999)
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Un cult assoluto! Cosa succede se sei costretta a fare la cheerleader ma sogni tutt’altro? Natasha Lyonne e Clea DuVall ci regalano una performance indimenticabile in questa high school comedy praticamente invisibile da noi (anche se è uscita con un titolo idiota). Un film che anticipa “la conversazione” di oggi, ma con totale leggerezza camp. Una satira intelligente e spietata sulle terapie di conversione e sull’omofobia interiorizzata.
3. Shortbus – Dove Tutto È Permesso (2006)
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Un vero e proprio salone del sesso, dove le vite dei personaggi si intrecciano in una New York (post 11 settembre e pre grande blackout del 2003) mai raccontata così. Secondo il regista, è “un film sull’amore e sul sesso (vero) che non si censura in alcun modo”. Più che eccitare, però, l’obiettivo è quello di mostrare desideri e sentimenti realissimi. E (contrariamente a titoli come Shame o Nymphomanic) di farlo in maniera lieve, ironica e sempre sfacciatamente ottimista. Un’ode alla libertà sessuale e all’accettazione di sé.
4. Tangerine (2015)
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Prima di Anora (e di Un sogno chiamato Florida, e di Red Rocket) c’è stato questo film. Che non è la matrice del cinema di Sean Baker, ma certamente il titolo che l’ha consacrato su scala indie globale. Passato alla storia come “film girato con l’iPhone”, è uno dei ritratti queer più teneri e struggenti degli ultimi anni: una prostituta transgender appena uscita dal carcere va alla ricerca del suo fidanzato-pappone. Basta questo. Una storia di resilienza, amicizia e amore in una Los Angeles vibrante e multiculturale.
5. La Terra di Dio – God’s Own Country (2017)
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Brokeback Mountain nelle brughiere dello Yorkshire? La storia d’amore, tenera e muscolare, tra Johnny (sempre gigantesco Josh O’Connor), un ragazzo in the closet che lavora nella fattoria di famiglia, e Gheorghe (Alec Secareanu), un migrante romeno, è molto di più. Perché colpisce duramente la cultura del maschio alfa e ha un sottotesto pro-immigrazione attualissimo per l’era Brexit. E osa immaginare un futuro per la sua coppia protagonista. Un film potente e commovente sulla scoperta di sé e sulla forza dell’amore.
6. Una Donna Fantastica (2017)
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Il fantastico regista cileno di Gloria dirige un film libero e coraggioso su una donna che affronta l’identità di genere: che è soprattutto negli occhi degli altri. Oscar per il miglior film internazionale (ma da noi l’hanno comunque visto in pochi) e mancata nomination alla magnifica Daniela Vega: avrebbe battuto Karla Sofía Gascón come prima interprete trans candidata come miglior attrice protagonista. Una riflessione profonda sulla transfobia e sulla dignità umana.
7. Matthias & Maxime (2019)
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Il meno conosciuto tra i film di un’icona del cinema LGBTQ+. Un buddy movie meets coming of age meets romance, soltanto che il buddy e l’oggetto del desiderio qui sono la stessa persona: Matthias (Gabriel D’Almeida Freitas). Già, perché Matthias e Maxime (lo stesso Dolan) sono amici da una vita, almeno finché non si scambiano un bacio durante le riprese di un corto e, boom, tutto cambia. O forse no. È un Dolan meno impetuoso, più morbido, in un inno all’amicizia che è insieme pure fenomenologia dell’amore inespresso. Un’esplorazione delicata e intima dell’amicizia e dell’attrazione.
8. Mamma + Mamma (2019)
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La quotidianità caotica di due ragazze che si amano, Karole (splendida Linda Caridi, post Ricordi? e pre Lacci) e Ali (Maria Roveran). Il desiderio di maternità che diventa sempre più presente. La battaglia faticosa e paziente per mettere al mondo un figlio. Karole Di Tommaso trasforma la sua autobiografia in un’opera prima delicata e autoironica che, senza fare polemica, parla però fortissimo. Ancora di più nell’Italia di oggi. Una storia commovente e realistica sul desiderio di genitorialità per le coppie omosessuali.
9. Passages (2023)
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Ho visto lei che bacia lui. Scusaci, Ira Sachs, ma sei stato tu a darci questo triangolo disperatamente fluido. Ben Whishaw e Franz Rogowski sono la coppia che s’incasina quando arriva Adèle Exarchopoulos (fu, del resto, la Adèle di quella Vie). Senza proclami, il regista americano inquadra le relazioni di oggi, fatte di egoismi incrociati ma anche di struggente libertà. Un’analisi lucida e senza compromessi delle dinamiche di coppia contemporanee.
10. Bottoms (2023)
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Dopo Shiva Baby, Emma Seligman firma una satira liceale scatenata, fluida e guidata da due fuoriclasse: Rachel Sennott e Ayo Edebiri, nei panni di due eroine nevrotiche ed estremamente arrapate. P.J. e Josie sono lesbiche e amiche da sempre. All’ultimo anno di liceo non vedono l’ora che la scuola finisca, ma vogliono anche rimorchiare le cheerleader. Ovviamente succederà di tutto. Schegge di follia per una nuova generazione. Una commedia irriverente e politicamente scorretta che sovverte gli stereotipi e celebra l’empowerment femminile.
Quale di questi film vi incuriosisce di più?
E voi, avete già visto qualcuno di questi film? Quale vi incuriosisce di più? Fatecelo sapere nei commenti! E non dimenticate di condividere questo articolo con i vostri amici cinefili e di seguirmi sul mio sito https://viral.begastyle.com per altri consigli cinematografici e approfondimenti sul mondo queer.
Non perdete l’occasione di scoprire queste gemme nascoste del cinema LGBTQ+!