‘The Electric State’ è quello che ottieni quando trasformi i film in “contenuti”

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Ti sei mai chiesto cosa succede quando prendi una graphic novel visionaria e la trasformi in un prodotto usa e getta? La risposta è qui: The Electric State, l’ennesimo finto blockbuster di Netflix che promette spettacolo ma regala solo vuoto pneumatico. Preparati a sprecare due ore della tua vita, dimenticandoti tutto non appena i titoli di coda scorrono sullo schermo. Ma andiamo più a fondo.

Millie Bobby Brown in ‘The Electric State’ Image source: Netflix

Arte, Intrattenimento o “Contenuto”?

Viviamo in un’epoca in cui il “contenuto” regna sovrano. Ma cos’è esattamente? L’arte illumina, l’intrattenimento diverte, ma il contenuto…? Il contenuto è quella marea indistinta che intasa le piattaforme di streaming, un buffet di calorie vuote che dimenticherai in un batter d’occhio. Non si preoccupa di esplorare l’animo umano, di informare o di farti provare qualcosa. Esiste solo per essere consumato e dimenticato, un altro pixel di dati per l’algoritmo.

E The Electric State è l’esempio perfetto di questo fenomeno.

Il Finto Blockbuster di Netflix: Una Ricetta Scontata?

Netflix ha praticamente inventato il genere del “finto blockbuster”. Prendi star famose, inondi il set di effetti speciali, aggiungi una spruzzata di esplosioni e battute, e voilà! Un film che somiglia a tanti altri, senza anima né originalità. Vi ricordate Red Notice, The Gray Man o The Adam Project? Già, nemmeno noi.

Il problema è che questi film raramente approdano al cinema, privandoci del piacere di un’esperienza immersiva sul grande schermo. Ma forse, nel caso di The Electric State, è un bene così.

The Electric State: Un Potenziale Sprecato?

Onestamente, The Electric State sarebbe una tortura anche al cinema. È semplicemente un brutto film, punto. E questo è un vero peccato, perché sulla carta aveva tutto per funzionare.

  • Regia: Anthony e Joe Russo, i registi di Avengers: Endgame, capaci di gestire trame complesse e intrecciate.
  • Sceneggiatura: Christopher Markus e Stephen McFeely, gli stessi di Endgame.
  • Protagonista: Millie Bobby Brown, una delle attrici più promettenti del momento, reduce dal successo di Enola Holmes e Damsel.

The Electric State | Final Trailer | Netflix Image source: Netflix

  • Materiale di partenza: La graphic novel di Simon Stålenhag, un’opera visionaria con illustrazioni evocative e una storia distopica affascinante.

Ma il risultato è un pasticcio confuso e prevedibile. Cosa è andato storto?

Una Trama che Sa di Già Visto

La storia è ambientata in un 1990 alternativo, dove i robot, inventati da Walt Disney (!), si ribellano agli umani. Dopo la vittoria dell’uomo grazie ai “neurocaster” (droni telecomandati), le macchine vengono esiliate in una “zona di esclusione”. Nel frattempo, gli umani si rifugiano in realtà virtuali. Suona familiare?

Damsel Image source: Netflix

Michelle (Millie Bobby Brown) è una giovane donna alla ricerca del fratello minore, Christopher, scomparso anni prima. Insieme a un robot misterioso, si avventura nella zona di esclusione, aiutata da un contrabbandiere (Chris Pratt) e dal suo assistente robotico (Anthony Mackie). Sulle loro tracce c’è un cacciatore di robot spietato (Giancarlo Esposito).

Da qui in poi, The Electric State segue pedissequamente i cliché del genere: esplosioni, sparatorie, battute insipide e un finale prevedibile. Anche la colonna sonora, con canzoni vintage usate a sproposito, contribuisce all’effetto “già visto”.

Un Cast Sprecat

Oltre ai protagonisti già citati, il film vanta un cast di comprimari di tutto rispetto: Holly Hunter, Brian Cox, Jenny Slate, Colman Domingo, Jason Alexander, Alan Tudyk, Hank Azaria, Patti Harrison. Ma anche il loro talento viene sprecato in ruoli marginali e poco incisivi.

Stranger Things Image source: Netflix

Conclusioni: Un’Esperienza da Dimenticare

The Electric State è un film fatto per un pubblico poco esigente, più interessato agli effetti speciali che alla sostanza. Un tentativo fallito di trasformare una graphic novel stimolante in un blockbuster estivo.

Enola Holmes Image source: Netflix

L’unica cosa positiva? Te ne dimenticherai in fretta. A parte, ovviamente, le due ore della tua vita che non potrai più recuperare.

Cosa ne pensi? Sei d’accordo con questa recensione? Hai visto The Electric State? Lascia un commento qui sotto e condividi questo articolo con i tuoi amici!

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