
Vuoi incarnare lo stile senza tempo e il fascino ribelle di Steve McQueen? A 95 anni dalla sua nascita, il “King of Cool” continua a dettare legge in fatto di stile, influenzando ancora oggi icone di stile. Ma c’è un segreto che forse non conosci: anche lui, per necessità, cedeva al comfort… con un paio di scarpe ortopediche!
Image source: Bettmann via Getty
Nel 1966, un giovane e ambizioso Steve McQueen confidò alla moglie Neile Adams il suo sogno: costruire un impero. Un anno dopo, vinse il Golden Globe come “miglior attore del mondo”, consacrando il suo successo. Ma cosa si nascondeva dietro quell’immagine di uomo invincibile?
Un’icona di stile, un re del botteghino… ma anche un uomo con i suoi punti deboli.
Da “La grande fuga” a “Bullitt”, McQueen ha ridefinito il concetto di coolness maschile. Superò Marlon Brando, rivaleggiando con Paul Newman e Sean Connery. Ma dietro al successo si celavano anche crisi personali, dipendenze e un lato oscuro che lo portarono all’autoesilio e a una prematura scomparsa.
Image source: GQ Italia
Il suo sogno di creare un impero cinematografico indipendente, la Solar Productions, si infranse contro le sue debolezze. Ma un altro tipo di impero, legato al suo stile inimitabile, sopravvive ancora oggi. E per questo dobbiamo ringraziare Neile Adams, sua compagna e consigliera.
Cosa rende Steve McQueen un’icona intramontabile?
Più che un semplice attore, McQueen è stato un vero e proprio guru della moda maschile. Ha introdotto elementi di stile rivoluzionari, diventando un punto di riferimento per intere generazioni. Vi ricordate “La grande fuga”? Nonostante la presenza di altre star, McQueen eclissò tutti, grazie a un guantone da baseball, una moto e un carisma irresistibile.
Image source: Amazon
Non vogliamo tediarvi con la solita lista di capi iconici (G9 Baracuta, Persol pieghevoli, Tag Heuer…). Vogliamo invece svelarvi alcuni dettagli meno noti:
- La sua prima “auto” a New York: una Vespa!
- La collanina di San Cristoforo con l’incisione “Partire è un po’ morire”, regalo della moglie.
- Il dopobarba Eau Sauvage, che pare avesse un effetto afrodisiaco (ma forse i suoi occhi azzurri e l’aria da ribelle erano sufficienti!).
Dal cowboy elegante all’anima ribelle: l’evoluzione dello stile McQueen.
Nei primi anni della sua carriera, McQueen si presentava come un patriota impeccabile, con abiti eleganti di Brioni e Cardin. Ma con l’avvento del movimento hippie e la crisi di mezza età, il suo stile cambiò radicalmente: basette lunghe, camicie colorate, pantaloni a zampa e collane di perline.
Image source: Boomerissimo
Durante le riprese travagliate di “Le 24 ore di Le Mans”, il suo comportamento divenne incontrollabile. Ma anche in quel periodo, il suo stile era impeccabile: hamburger fatti arrivare direttamente dagli USA, t-shirt Fruit of the Loom, camicie in cotone chambray e pantaloni di velluto a coste, jeans lavati e usurati ad arte dal reparto costumi.
Un’eredità che continua a generare profitti.
Anche dopo la sua morte, il mito di Steve McQueen è rimasto vivo, trasformandosi in un vero e proprio business. Oggi, il suo nome è associato a una miriade di prodotti, dagli occhiali da sole al caffè, fino alle partnership con Barbour e Red Wing.
Il segreto più inaspettato: le scarpe ortopediche!
Ma veniamo al punto che ci ha ispirato: rovistando tra le foto del divo, abbiamo notato un dettaglio curioso. Al Gran Premio di Montecarlo del 1965, McQueen sfoggiava un look impeccabile: cardigan, camicia button down, pantaloni con piega e desert boot. Ma il giorno dopo, indossava una polo Lacoste e un paio di scarpe decisamente particolari: tozze, con suola alta e stringhe laterali.
Image source: Rolling Stone
Cosa spingeva il “King of Cool” a indossare delle calzature così… bizzarre? La risposta si trova nell’autobiografia della moglie, Neile Adams: si trattava di Space Murray Shoes, scarpe ortopediche che Steve amava particolarmente per il sollievo che davano alle sue gambe e ginocchia, provate dai numerosi incidenti.
Un consiglio di stile da Danny Kaye.
A suggerirgli l’acquisto fu Danny Kaye, celebre attore e ballerino, che ne possedeva ben 40 paia! Le Space Murray Shoes erano realizzate su misura da Alan E. Murray, ex pattinatore diventato calzolaio di successo, tenendo conto delle irregolarità di ogni piede.
L’impero di Steve McQueen: uno stile che detta legge ancora oggi.
Anche Greta Garbo era una cliente affezionata, ma incredibilmente il sito ufficiale dell’azienda non cita né lei né McQueen. Poco importa: se anche voi avete problemi a gambe e ginocchia, perché non scegliere lo stesso brand del “King of Cool”?
Ecco, questo è l’impero di Steve McQueen: a 95 anni dalla sua nascita, continua a influenzare la moda, dalle giacche alle moto, dagli orologi al profumo, e ora persino le scarpe ortopediche!
E tu, cosa ne pensi? Saresti disposto a sacrificare un po’ di “coolness” per il comfort? Lascia un commento e condividi questo articolo!
Non dimenticare di visitare il mio sito per altri articoli sullo stile e le icone di stile: https://viral.begastyle.com