
L’attore premio Oscar è protagonista di uno spy thriller che si ispira ai classici anni ’70, ma diretto da un nuovo specialista del genere: il James Hawes di ‘Slow Horses’. Li abbiamo incontrati.
Di Alessandro De Simone
11 Aprile 2025 15:03
Image source: 20th Century Studios
Il titolo originale, The Amateur, rende decisamente meglio l’idea di Operazione Vendetta. Tratto dall’omonimo romanzo di Robert Littell, ex giornalista specializzato in politica internazionale poi trasformatosi in maestro dello spionaggio. L’ “amatore” del titolo è Charles Heller, un analista della CIA che lavora rinchiuso in un ufficio sotterraneo, decifrando codici. Un lavoro su misura per un uomo riservato, schivo, metodico, che detesta viaggiare e sconvolgere la sua routine. Quella routine che lo porta a preparare il miglior caffè del mondo per l’amata moglie Sarah, anche il giorno in cui lei parte per un viaggio di lavoro a Londra. Un viaggio da cui non farà più ritorno, vittima di un attacco terroristico.
Il fragile Charles scopre la furia della vendetta e, sfruttando le risorse tecnologiche a sua disposizione, rintraccia i membri del commando. La sua missione è ora una sola: stanarli e ucciderli tutti.
È questa la premessa di Operazione Vendetta, nelle sale dal 10 aprile, distribuito da The Walt Disney Company Italia. Un film che si inserisce nell’ondata di spy stories che da qualche anno hanno invaso il grande e piccolo schermo. Un trend che non è certo casuale, dato che il mondo è entrato da tempo in una nuova Guerra Fredda. La tendenza è iniziata con Deep State, serie sottovalutata ma meritevole di recupero, ed è proseguita con prodotti come Operazione: Lioness, The Agency e Slow Horses, di cui James Hawes, regista di Operazione Vendetta, ha diretto ben sei episodi. Nel caso di The Amateur, l’ispirazione arriva sia dal romanzo di Littell che da un classico del genere: I tre giorni del Condor. Proprio come l’analista interpretato da Robert Redford, anche Charles dimostra che l’ingegno può trionfare sulla forza bruta.
“Non bisogna mai sottovalutare gli uomini apparentemente piccoli e innocui”, ha dichiarato Hawes durante l’anteprima del film a Londra. “Sono quelli che non ti aspetti, che nessuno crederebbe capaci di un combattimento corpo a corpo. Charles ha un piano ben preciso, che va oltre la semplice vendetta. È una questione di giustizia, un dilemma morale su cui abbiamo riflettuto a lungo durante la preparazione del film”. Riguardo alla ritrovata popolarità delle spie, Hawes la trova “molto intrigante. Abbiamo iniziato a girare Slow Horses nel 2019, e abbiamo terminato questo film meno di un anno fa. Nel frattempo, sono usciti The Agency, The Day of the Jackal. Sono chiaramente echi del mondo incerto in cui viviamo, dove tutte le regole sono in discussione e si cerca di capire cosa si cela dietro questo nuovo ordine. Credo che nel prossimo futuro assisteremo all’ascesa di una nuova generazione di spie, con film e serie a loro dedicati. E io voglio farne parte!”.
La star di Operazione Vendetta è Rami Malek, premio Oscar per la sua interpretazione di Freddie Mercury in Bohemian Rhapsody. Qui, si immerge nuovamente nel personaggio di Elliot Alderson, il super nerd della serie Mr. Robot. Ma non dimentichiamo che Rami è anche colui che ha ucciso James Bond, quindi di spie se ne intende. In questo progetto, oltre a essere il protagonista, è anche produttore. “Volevo che tutto fosse il più possibile sentito, soprattutto dal punto di vista emotivo”, ha spiegato l’attore. “Operazione Vendetta è la storia di un uomo che affronta il dolore di una perdita. Volevo trasmettere al pubblico la sensazione di vuoto che si prova quando si perde la persona più amata al mondo. La conseguenza è che un uomo mansueto trova la forza di rivelare la sua vera essenza, attraverso qualità che solitamente non si associano a un film d’azione”.
A fare in modo che Charles non venga fatto a pezzi al primo incontro con un terrorista, ci pensa un mentore d’eccezione: Laurence Fishburne. Rami ricorda il loro primo incontro, quando è scattata la scintilla: “È stato a un after party alla première di uno dei film degli Avengers, qualche anno fa. Ci siamo scambiati uno sguardo e abbiamo capito che c’era una connessione spirituale tra noi. Ho sempre ammirato il suo lavoro e poter condividere lo schermo con lui è stato un sogno. Lo so, può sembrare un cliché, ma stiamo parlando di Morpheus, probabilmente il più grande mentore della storia del cinema”.
A proposito del perché le storie di spionaggio siano così popolari e dei punti di contatto con I tre giorni del Condor, Malek ha le idee chiare: “Ho visto il film di Sydney Pollack più volte per prepararmi. Lo amo da quando ero ragazzo, me lo fece vedere mio padre per la prima volta. Non credo che la rinnovata popolarità dei film di spionaggio sia dovuta a un elemento generazionale o a un desiderio di fuga dalla realtà che ci circonda. Credo piuttosto che ci sia la curiosità nei confronti di un mondo segreto, che opera in parallelo con le sue regole, e che le storie raccontate nei film e nelle serie di questi ultimi anni creino un ponte tra queste due realtà”.
Nel cast di Operazione Vendetta troviamo anche Rachel Brosnahan, ovvero la leggendaria Mrs. Maisel, Holt McCallany, uno dei migliori caratteristi del cinema americano degli ultimi dieci anni (non a caso uno dei preferiti di David Fincher, vedi Mindhunter), Caitrióna Balfe (la madre della famiglia irlandese di Belfast di Kenneth Branagh) e Julianne Nicholson, attrice magnifica finalmente scoperta anche dal grande pubblico per il suo ruolo nella recente serie distopica Paradise. Un cameo è riservato anche a Jon Bernthal, ovviamente nei panni della spia cool.
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